Posted by Ernesto Zallocco in Leggi tutte le newsmag 7th, 2009 | 1 Comment
Fase di taglio del pellame
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Parliamo delle fasi di produzione delle calzature. Esse sono quattro, cosi suddivise: Taglio,Cucito,Montaggio,Finissaggio.
Nella prima fase, quella del taglio, noi andremo a tagliare una materia prima, pellame o tessuti sintetici. Per questa operazione i macchinari che vengono usati sono le “ Fustellatrici” e sono gli stessi per tutte le tipologie di calzature. Per prima viene usata la fustellatrice a carrello, con piano di lavoro cm. 160×50 indispensabile per le grosse metrature di pellami e per i rotoli di sintetico,seguita da fustellatrici a bandiera, con piano di lavoro cm. 90×40 indicate per i tagli piu’ piccoli.
Dopo questa lavorazione i pezzi ben definiti devono essere smussati o sfiniti lungo i bordi, per facilitare la sovrapposizione per poi essere uniti.
Nella lavorazione di smussatura o scarnitura viene usata prima una macchina chiamata “ spacca pelli” con luce di lavoro che va da cm. 30 a cm. 40 e successivamente le scarnitrici con luce di lavoro di cm. 3. Ora la fase di taglio è terminata e i semilavorati possono andare al reparto successivo.
Zallocco Ernesto
Posted by Ernesto Zallocco in Leggi tutte le newsmag 7th, 2009 | 4 Comments
Fase di cucitura delle tomaie di calzature
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Il pellame una volta tagliato,passa direttamente sui carrelli della manovia, la quale,dopo aver eseguito un giro completo, ritorna al punto di partenza. Durante il suo tragitto, la tomaia viene assemblata da una serie di macchine per cucire azionate da operaie specializzate chiamate orlatrici, le quali effettuano la fase di cucitura ripetendo sempre ogni una la medesima operazione in serie.
Ogni orlatrice possiede una propria macchina da cucire che puo’ essere diversa una dall’altra a seconda delle differenti fasi di cucitura. Le macchine per cucire possono essere : piana ad 1 ago o a 2 aghi, colonna ad 1 ago o a 2 aghi e piana a zig-zag. Nel mezzo di queste operazioni, vengono eseguite anche le operazioni di : ripiegatura,battitura,raffilatura, rinforzatura. Queste operazioni possono essere effettuate manualmente o con i rispettivi macchinari.
Alla fine del suo percorso, il pellame precedentemente tagliato, prende forma, si crea cosi la parte superiore della calzatura, essa viene chiamata tomaia. La tomaia puo’ essere cucita anche esternamente dal calzaturificio, cioè dai tomaifici, fasionisti esterni, assemblatori di una parte della calzatura.
Zallocco Ernesto
Posted by Ernesto Zallocco in Leggi tutte le newsmag 7th, 2009 | No Comments
Fase di montaggio delle calzature
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In questa fase la tomaia viene mandata nel reparto di montaggio e prima di essere posta sulla catena o manovia viene fissata con delle graffe, in una apposita forma: trattasi di una sagoma del piede umano, in plastica riciclabile; questa forma si differenzia per modello e numero della calzata, in oltre la forma serve anche a dare la sagomatura alla calzatura finale.
Da qui inizia il lungo e laborioso percorso del manufatto che effettua un giro completo nella catene di montaggio. La forma vestita dalla tomaia, viene lavorata dapprima sotto la pianta del piede, applicato un sottopiede passa alla fase di chiusura della punta, con un macchinario chiamato premonta, poi il tallone e i fianchi con la macchina calzera, successivamente passa alle macchine: raschiatrici e incollatrici.
Poi viene applicato il fondo o suola e il tutto fissato con la macchina pressa suole. Successivamente con dei forni speciali la scarpa viene stabilizzata sulla forma. Alla fine viene tolta la forma e la calzatura è pronta per l’ultima fase: il finissaggio
Zallocco Ernesto
Posted by Ernesto Zallocco in Leggi tutte le newsmag 7th, 2009 | No Comments
FASE DI FINISSAGGIO DELLA CALZATURA
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Nell’ultima fase, quella di finissaggio, la calzatura viene scatolata, terminando il ciclo produttivo.
Si inizia ponendo la scarpa sopra una catena di montaggio dove effettua un giro completo.
Lungo il percorso una serie di macchine vengono manovrate da esperti operai i quali usano il ferretto a caldo, la spazzola a motore e macchine stiratrici.
Tutti questi macchinari non potranno mai individuare difetti ,variazioni di colore, o pieghette, dovuti alle tante fasi di lavorazione, quindi entra in gioco l’occhio e l’esperienza di chi sa abbellire un prodotto con creme e tinture a cera.
Quando il cliente finale vedra’ la scarpa in vetrina, dovra’ essere subito colpito dalla suo aspetto curato, ecco perché chi scatola la scarpa è una persona che ha buon gusto, spesso queste persone sono i titolari del calzaturificio, i quali ricevono una sensazione di appagamento nel vedere il loro prodotto finito.
Zallocco Ernesto
Posted by Ernesto Zallocco in Leggi tutte le newsapr 15th, 2009 | 1 Comment
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Filato poliestere ricoperto di cotone lucido? Si grazie!
Vale la pena, in molti si sono ricreduti. La differenza c’e’ e si vede.
Se volete dare particolarita’ al vostro prodotto di manifattura artigianale italiana, state pur certi che utilizzando il nostro filato “P&C” poliestere ricoperto di cotone lucido, avrete un riscontro finale sulle vendite delle vostre calzature.
E’ proprio la caratteristica del cotone lucido che fara’ risaltare in maniera evidente le cuciture della vostra calzatura, inoltre chiudera’ perfettamente il foro dell’ago, a differenza del normale filato che dopo cucito ritirandosi apre il foro; un’altra caratteristica importante del cotone è che esso assorbe e mantiene la tinta (o cera) applicata nella fase di finissaggio, rendendo la cucitura piu’ impermeabile alle infiltrazioni. Inoltre nelle varie fasi di produzione con passaggi sul calore o fiamme, il cotone è piu’ resistente e la cucitura non si rompe.
IL filato “P&C” in fase di produzione viene sottoposto a un’ulteriore passaggio fondamentale; la lucidatura,essa avviene in tre fasi: si tolgono le impurita’, si passa una cera, ed in fine il cotone viene spazzolato. Il prodotto finito avra’ un aspetto piu’ curato rispetto ad un altro prodotto cucito con del filato normale.
Spesso, ci hanno confidato, che un cliente, tra due calzature, nota e preferisce acquistare, la scarpa cucita con il filato di cotone. Trucchi del mestiere ? Professionalita’? Decidete voi.
Per saperne di piu’, approfondire l’argomento o effettuare delle prove contattate il nostro ufficio tecnico dei filati.
Zallocco Ernesto